Il percorso svolto oggi
Il percorso svolto oggi

Il cammino

Uscendo da Monteleone e dai suoi bellissimi scorci arrivo alla frazione di Ruscio, un posto di villette dove passava il confine tra Stato della Chiesa e Regno delle Due Sicilie, un posto dove non sarebbe male sistemarsi per un po', per l'immensa quiete e il paesaggio meraviglioso.

Che meraviglia Monteleone!
Che meraviglia Monteleone!
Una chiesa crollata
Una chiesa crollata
Anch'io mi sto abituando al pane senza sale...
Anch'io mi sto abituando al pane senza sale...

Da lì parte una strada a fondo valle in mezzo ai pascoli, dove incontro solo mucche e cavalli al pascolo. La strada è dritta, pianeggiante e sotto un sole che diventa sempre più caldo con il passar delle ore. Il sole mi dà fastidio, ho fretta di arrivare.

Prati e monti
Prati e monti
Mucche al pascolo
Mucche al pascolo
Cavalli tormentati dal sole e dalle mosche
Cavalli tormentati dal sole e dalle mosche

Dopo dieci chilometri arrivo a Villa Pulcini, mi fermo un attimo nella piazza per prendere un po' d'ombra assieme a un gruppetto di anziane. Una signora romana che va per i novanta dice che dovevano sistemare le chiese prima delle case, che lì la messa la devono fare in piazza... A me questo posto fa venire in mente quella poesia immensa di Daniele Silvestri che è L'autostrada, così, uscito dal paese, per la prima volta in tre giorni rompo il silenzio e me l'ascolto.

La casa era giusto al confine tra il vento e la sete
Un posto abitato da fate
E da poche altre forme di vita ugualmente concrete
Vicino all'incrocio di un paio di strade sterrate
Che senza motivo apparente si incontrano
E poi, disperate, ripartono
Tristi, così come sono arrivate
Comunque a qualcuno una volta saranno piaciute Se poi sono state abitate
Qualcuno che fermo all'incrocio pensò:
"Aspettiamo che arrivi l'estate"

[...]

A volte succede qualcosa di dolce e fatale
Come svegliarsi e trovare la neve
O come quel giorno che lei mi sorrise
Ma senza voltarsi e fuggire
Vederla venirmi vicino fu quasi morire
Trovare per caso il destino
E non sapere che dire
Ma invece fu lei a parlare

"Mi piace guardare la faccia nascosta del sole
Vedere che in fondo si muove
Dormire distesa su un letto di viole"
Mi disse "e a te cosa piace?"
"Mi piace sentire la forza di un'ala che si apre
volare lontano, sentirmi rapace
Capace di dirti ti amo,
aspettiamola insieme l'estate"

Altri pascoli, altri monti
Altri pascoli, altri monti

Breve playlist di oggi

  • Daniele Silvestri, L'autostrada
  • CCCP, Annarella
  • Bandabardò, Balla ancora
Si intravede l'autostrada (così pensavo)
Si intravede l'autostrada (così pensavo)

Leonessa e la pioggia

Arrivo a Leonessa e prima di entrare in centro trovo l'affitacamere prenotato. La strada è stata facile e per niente faticosa, ma il sole mi ha cotto e mi addormento subito. Al risveglio il tempo è cambiato, inizia a piovere forte.

Dopo un'ora la pioggia diminuisce esco a girare il paese. La chiesa della piazza principale è aperta. All'ingresso c'è un quadro moderno che raffigura una rappresaglia nazzista avvenuta qui nel '44. Un prete e altri uomini vengono fucilati. Non proprio il quadro che ti aspetti in una chiesa. Origlio la spiegazione che un uomo sta dando ad alcuni turisti. Il racconto lo terrò per un'altra volta.

Sulla sinistra c'è una porta che dà su una balconata dalla quale si gode uno splendido panorama sulla valle. Mi siedo a contemplare i monti e la pioggia. Non ho nulla da fare e mi sento libero. E forse è per questo che la giornata cambia.

Il portico della chiesa di Pietro e Paolo
Il portico della chiesa di Pietro e Paolo

L'uomo che raccontava è il priore della chiesa. Andati via i turisti viene da me, ha voglia di parlare. Mi lascio affascinare dalle storie di vecchi confini, di monti e vallate tra Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche, del viadotto che si vede che è solo un pezzo di un'autostrada mai realizzata, di una stazione sciistica, dove ormai non c'è quasi più neve, di parenti partiti e tanto altro.

Non so dire quanto tempo è passato quando esco e girovagando trovo un'altra chiesa aperta. Dentro un quartetto di giovani musicisti suona musica barocca. Non mi aspettavo tanta grazia!

 Tramonto dopo la pioggia
Tramonto dopo la pioggia

Ceno con E. che nel frattempo ha cambiato idea sulla ex. In piazza c'è un torneo di calcio-tennis, con sottofondo la peggio musica commerciale degli ultimi anni. Ha smesso di piovere e un vento freddo suggerisce di andare a casa. Ma il torneo mi appassiona. Alla fine ci sono anche i fuochi d'artificio.

È l'agosto tamarro italiano. Basta lasciarselo fluire dentro, che diventa una bella serata.