Papingo
Il primo giorno è sempre dedicato agli spostamenti veloci. L'aereo non ti porta mai dove volevi andare. Poi le pratiche per un'auto, la burocrazia. Facciamo un salto al mare, per tuffarci subito? Perché quando atterri a Salonicco la senti subito l'aria di mare. È così in molti posti, mica un'eccezione, e in tutti questi posti la mia reazione è la stessa, in realtà già me la prefiguro il giorno prima, tuffarsi subito senza perdere tempo. Poi si penserà al resto.
E allora ottenuta una discutibile Panda bianca corriamo a una spiaggetta dove entri subito in un concetto diverso: famiglie sotto l'ombrellone (2), bambini che giocano a rincorrersi sopra la risacca (4) e una locanda - si dice taverna - con 2 persone che mangiano. E il mare. Limpido. Calmo. Il colore che tende al verde, la sabbia dorata di una lunga spiaggia nel golfo di Salonicco. Non è una spiaggia particolarmente bella, dice E., in effetti niente di speciale. Per questo c'è così poca gente ed è così speciale!
La strada per arrivare a Papingo è molto lunga da Salonicco, soprattutto quando cominciamo a preoccuparci di non trovare un benzinaio e rimanere a secco.
Papingo è un paesino di montagna, ben tenuto, con le case in pietra costruite di recente ai piedi di una montagna imponente che sembra un po' tolta dalle Dolomiti e trasportata qui. Il monte si chiama Tymfi (grazie Wikipedia). Siamo in una guest house gestita da una coppia molto gentile, che come primo lavoro fanno i pastori di capre.
Non c'è molto turismo: in un posto che sembrerebbe essere stato fatto apposta per noi turisti trovi invece caprette e greci nei ristoranti, qualche famiglia proveniente da un po' tutte le parti del mondo e vento fresco. Il paesaggio ripaga della difficoltà ad arrivare: montagne imponenti, un canyon dalle acque fangose e le rocce bianche, pochissime macchine, poche persone. Ambiente rilassato. Cosa vuoi di più? Alcune visuali mi hanno ricordato il cammino, ma forse alla fine anche le montagne sono un po' tutte uguali, almeno tra la Spagna, l'Italia e la Grecia. E sono tutte meravigliosamente belle.
Continuo nella mia noiosa attività di citare il Cammino, la mia esperienza fondamentale e totalizzante. Non devo però necessariamente trasformare una vacanza in un'esperienza mistica dai mille valori simbolici. Posso anche prendere quello che c'è. Una giornata rilassante, una breve camminata, una compagnia che non potrei sperare di meglio. Sto bene, quindi forse ho poco da dire.